Cosa è la SEO per i motori di ricerca.

Cosa è la SEO

I primi motori di ricerca sono nati nei primi anni 90. Fino alla comparsa di Google nel 1996, ne sono stati creati molti, incluso Yahoo. Iniziò così il boom del Web e le persone capitono che poteva essere una buona opportunità per migliorare il proprio business.

Quindi molti si resero conto che avevano bisogno di attirare traffico. Qual era il metodo migliore per attirare traffico? I motori di ricerca. In quel momento, i proprietari dei siti web iniziarono a pensare a come poter raggiungere le prime posizioni fra i risultati di ricerca… e così è nata la SEO

La SEO si concentra sui risultati di ricerca organici, ovvero su ciò che non viene pagato. Ma andiamo a vedere ciò che conta e al vero motivo per cui stai leggendo questo articolo…

 

1. Che cos’è la SEO?

Si può dire che la SEO (Search Engine Optimization) sia il processo di posizionamento e miglioramento della visibilità di un sito web nei risultati organici dei diversi motori di ricerca.

La SEO è una delle “discipline” che è cambiata di più negli ultimi anni. Basta pensare al gran numero di aggiornamenti che sono stati apportati agli algoritmi di Google e come ciclicamente hanno stravolto tutte le convinzioni che fino a poco tempo prima guidavano le tecniche SEO dei webmasters. Oggi con la SEO si persegue ciò che lo stesso Matt Cutts qualifica come «Ottimizzazione dell’esperienza di ricerca» che può essere riassunto dall’espressione «tutto per l’utente».

Sebbene ci siano centinaia di fattori su cui si basa un motore di ricerca per posizionare una pagina piuttosto che un’altra, si potrebbe dire che i due fattori fondamentali sono l’autorevolezza e la rilevanza:

 

  • L’autorevolezza è fondamentalmente la popolarità di un sito web. Più è popolare, più sono preziose le informazioni che contiene. Questo fattore è quello che un motore di ricerca tiene maggiormente in considerazione poiché si basa sull’esperienza dell’utente. Più un contenuto viene condiviso, più gli utenti lo trovano utile.

 

  • La pertinenza è la relazione che una pagina ha con una determinata ricerca. Non si tratta semplicemente del fatto che una pagina contiene il termine di ricerca molte volte (all’inizio lo era), ma che un motore di ricerca consideri “semanticamente” rilevante una certa pagina con relazione ad uno specifico argomento.

 

La SEO può essere suddivisa in due grandi gruppi:

 

  • On-site: la SEO on-site riguarda tutti gli aspetti relativi all’ottimizzazione “interni” ad un sito internet. Dai contenuti all’architettura informativa, passando per aspetti tecnici come la pulizia del codice, i tempi di caricamento e la struttura delle url. Tutto al fine di garantire un’esperienza eccellente per l’utente.

 

  • Off-site: la SEO off-site è la parte del lavoro SEO che si concentra sui fattori esterni ad un sito internet. I fattori più importanti nella SEO off-site sono il numero e la qualità dei backlink, la presenza nei social network, le menzioni e recensioni di un brand, e così via.

 

Una volta che abbiamo inquadrato cosa sia la SEO, dobbiamo scegliere quale “via” seguire con riferimento alle “raccomandazioni” fornite dai vari motori di ricerca. In sostanza esistono due modi di fare SEO: “Black Hat SEO” e “White Hat SEO”.

 

  • Black Hat SEO: con la SEO Black Hat si tenta di migliorare il posizionamento sui motori di ricerca di una pagina web attraverso tecniche non etiche o che contraddicono le linee guida dei motori di ricerca. Alcuni esempi di Black Hat SEO sono il Cloaking e lo SPAM nei forum e nei commenti sui blog o ancora il Keyword Stuffing. Le tecniche black hat possono dare vantaggi a breve termine, ma sono generalmente rischiose, senza continuità nel lungo periodo e che non aggiungono valore al tuo sito web.

 

  • White Hat SEO: consiste in tutte quelle azioni eticamente corrette e conformi alle linee guida dei motori di ricerca per posizionare una pagina web nei risultati di ricerca. Dato che i motori di ricerca danno maggiore importanza alle pagine che rispondono meglio alla ricerca di un utente, la SEO White Hat comprende le tecniche che cercano di rendere una pagina più rilevante per i motori di ricerca cercando di dare valore e informazioni utili agli utenti.

 

2. Perché la SEO è importante?

Il motivo più importante per cui la SEO è necessaria è perché rende il tuo sito web utile tanto per gli utenti quanto per i motori di ricerca, anche se questi ancora non riescono a vedere un sito internet come fa un essere umano.

Ora facciamo un esempio per vedere le cose più chiaramente:

Hai un e-commerce dedicato alla vendita di libri per bambini. Ebbene, per il termine “disegni da colorare” ci sono circa 673.000 ricerche mensili. Supponendo che il primo risultato che appare dopo aver eseguito una ricerca su Google riceva il 22% di clic (CTR = 22%), otterremmo circa 148.000 visite al mese.

Ora, quanto valgono queste 148.000 visite? Allora, se ipotizziamo per questo termine di ricerca un costo medio per click di 0,20€, stiamo parlando di oltre 29.000€/mese. Questo solo in Italia: se abbiamo un business orientato a più Paesi, ogni ora vengono effettuate 1,4 miliardi di ricerche nel mondo. Di queste ricerche, il 70% dei clic riguarda risultati organici mentre il 75% degli utenti non va oltre la seconda pagina. Se teniamo conto di tutto questo, vediamo che ci sono molti clic al mese per il primo risultato.

La SEO è il modo migliore per i tuoi utenti di trovarti attraverso quelle chiavi di ricerca per cui il tuo sito web è rilevante. Questi utenti cercano ciò che tu puoi offrire loro e, il modo migliore per raggiungerli, è proprio attraverso buoni posizionamenti sui motori di ricerca.

 

3. Come funzionano i motori di ricerca?

Il funzionamento di un motore di ricerca può essere riassunto in due fasi: scansione e indicizzazione.

 

Scansione

Un motore di ricerca perlustra il web eseguendo la scansione con quelli che vengono chiamati bot. Questi passano attraverso tutte le pagine di uno o più siti tramite i link. Da qui l’importanza di una buona struttura dei link (interni ed esterni) presenti nel proprio sito: proprio come farebbe un qualsiasi utente durante la navigazione di un sito, un bot passa da un link all’altro e raccoglie dati sui siti internet che poi vengono inviati ai propri server.

Il processo di scansione inizia con un elenco di indirizzi web raccolti durante le scansioni precedenti e dalle sitemaps fornite dai proprietari dei siti. Una volta che visitano questi siti internet, i bot cercano link che collegano ad altre pagine per poi visitarle. I bot sono particolarmente attratti dai siti nuovi e dalle modifiche ai siti web esistenti.

Sono i bot stessi che decidono quali pagine visitare, con quale frequenza e per quanto tempo scansionare un sito internet, quindi è importante disporre di tempi di caricamento ottimali e contenuti freschi e sempre aggiornati.

È molto comune che un webmaster voglia limitare la scansione di alcune pagine o di determinati contenuti per impedirne la visualizzazione nei risultati di ricerca (come ad esempio le aree riservate degli utenti). Per questo, ai bot dei motori di ricerca può essere detto di non eseguire la scansione di determinate pagine tramite il file “robots.txt”.

 

Indicizzazione

Una volta che un bot ha eseguito la scansione di vari siti internet e raccolto tutte le informazioni necessarie, questi siti vengono inseriti in un indice. Qui sono classificati in base al loro contenuto, alla loro autorità e alla loro rilevanza. In questo modo, quando effettuiamo una ricerca su un motore di ricerca, sarà molto più semplice mostrarci i risultati più pertinenti per la nostra ricerca.

All’inizio i motori di ricerca si basavano sul numero di volte in cui una parola chiave veniva ripetuta all’interno di un testo: come risultato di una ricerca restituivano quei siti che la contenevano nei loro testi, posizionando meglio quello che la aveva ripetuta più volte. Oggi i motori di ricerca sono molto più sofisticati e basano i loro indici su centinaia di diversi fattori: data di pubblicazione, dati strutturati, presenza di immagini, video o animazioni sono alcuni di questi. Insomma, ora danno estrema importanza alla qualità del contenuto.

Una volta che le pagine sono state scansionate e indicizzate, è il momento in cui entra in azione l’algoritmo del motore di ricerca: gli algoritmi sono quei software che decidono quali siti vengono posizionati prima o dopo nei risultati di ricerca. Nel momento in cui viene eseguita una ricerca, gli algoritmi tornano a controllare gli indici. In questo modo sapranno quali sono le pagine più rilevanti tenendo conto di centinaia di fattori di posizionamento. E tutto questo avviene in pochi millisecondi.

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